Black Mirror: Bandersnatch | Non mi ha coinvolto
La recensione interattiva dell'episodio speciale di Black Mirror targato Netflix
Dopo una prima parte intrigante, i limiti di Bandersnatch cominciano a mostrarsi allo spettatore. Non tanto i limiti dell’episodio in sé, ma la meccanicità e l’artificiosità di tutta l’operazione che non ci permettono di entrare a fondo in connessione con la storia e con i personaggi – basti pensare a quanto l’episodio sacrifichi la figura di Colin, potenzialmente la più interessante di tutte (e infatti si dice che gli sarà dedicato un episodio della quinta stagione di Black Mirror).
Un altro elemento molto fastidioso è sicuramente l’autoreferenzialità della scrittura, non soltanto per i pur divertenti e davvero infiniti easter egg che si fondono fluidamente al racconto e di cui si può godere a pieno durante una seconda visione, quanto piuttosto per gli ammiccamenti continui al meccanismo interattivo di Bandersnatch. In poche parole, non quanto l’episodio guardi a Black Mirror – nelle ultime stagioni i riferimenti incrociati sono diventati praticamente una cifra stilistica della serie – ma quanto l’episodio guardi a se stesso.
Ogni frase di Colin, ogni scambio con la dottoressa Haynes, ogni battuta di Robin strizzano l’occhio al meccanismo metanarrativo dell’episodio
Ogni frase di Colin, ogni scambio con la dottoressa Haynes, ogni battuta di Robin, il critico che recensisce videogame in tv, strizzano l’occhio al meccanismo metanarrativo dell’episodio. E il dialogo tra protagonista e spettatore che si instaura dalla metà del film non fa che accentuare il fastidio, il distacco emotivo, con scelte stuzzicanti quanto inutilmente autoreferenziali – vedi l’opzione Netflix che mette in connessione diretta lo Stefan del 1984 con il 2018 (e 2019) di chi guarda.
Perciò se da una parte si può ammirare il lavoro di sperimentazione, dall’altra resta il rammarico per un’occasione sprecata: un’esibizione di bravura talmente tecnica da privarci dell’emozione dell’esperienza. Insoddisfatti dalla visione di Bandersnatch ci si chiede, tra le due, cos’è che rovina di più l’episodio: l’eccesso di realtà alternative o l’idea stessa della scelta?
LE REALTÀ ALTERNATIVE
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LA SCELTA
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