Nazareno Strampelli

Crispiero di Castelraimondo, 29 maggio 1866 – Roma, 23 gennaio 1942

Il marchigiano Nazareno Strampelli si laurea in Agraria a Pisa nel 1891 e presto si dedica all’ibridazione delle specie di frumento per crearne geneticamente delle varietà in grado di migliorare insieme la produttività delle aziende agricole e le condizioni di vita dei contadini: è incrociando sementi anche molto distanti fra loro che nel 1913 arriva al grano Ardito, che è immune alla ruggine bruna, non si piega all’allettamento e soprattutto matura precocemente, prima di agosto che è periodo di massima diffusione della zanzara anofele, flagello dell’Italia centrale dove Strampelli sperimenta e lavora. Le sue Sementi elette si diffondono dalla Cina al Sudamerica migliorando il rapporto tra quintali di frumento ed ettari di terra, ma al successo in patria darà decisivo impulso Mussolini, che mette Strampelli al servizio di una «Battaglia del Grano» pensata e riuscita in virtù della sua ricerca; una relativa prossimità col regime che impone su uomo e lavoro un oscuramento diradato solo a partire dagli ultimi Settanta, quando si comincia a riconoscere nel suo lavoro l’indispensabile premessa insieme teorica e materiale della «Rivoluzione verde» che a Norman Borlaug vale il Nobel per la Pace 1970.


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