Nadar
Parigi, 6 aprile 1820 – Ivi, 21 marzo 1910
Lasciati gli studi alla morte del padre per mantenere la famiglia, il giovane Félix Tournachon s’immerge nel mondo dell’editoria parigina. Qui s’imbatte nei protagonisti della bohème, che gli danno il soprannome di Nadar per un suo caratteristico intercalare; fallito il progetto editoriale del Livre d’or (cui partecipano, tra gli altri, Balzac e Daumier), dal 1848 Nadar si fa caricaturista di personaggi celebri, trovando il successo e l’occasione per l’incontro decisivo con la fotografia. Ma i contributi alla giovane arte andranno aldilà di uno straordinario patrimonio di ritratti e del prestigio conferito dalla fratellanza con gli impressionisti: sue sono l’invenzione della fotografia con illuminazione artificiale e la fotografia aerea. Fondamentale quindi quella sua fissazione per le mongolfiere che lo vedrà dotare la Comune di un avanzatissimo servizio di posta aerea; ma dalla povertà a cui lo riduce la guerra Nadar riuscirà a cavarsi soltanto intorno al nuovo secolo, quando l’Esposizione Universale di Parigi del 1900 sancisce la sua fama come decano dei fotografi francesi.
Si ringrazia Filippo Luti per la collaborazione
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