Luigi Longo

Fubine, 15 marzo 1900 – Roma, 16 ottobre 1980

Luigi Longo si chiama fuori dal PSI nel 1921 per ingrossare le fila del Partito Comunista d’Italia e sfida la forza del nascente regime fascista perseverando nella militanza, che lo vede arrivare ai vertici della FGCI e viaggiare in Unione Sovietica, dove conosce Lenin e Stalin e ricopre ruoli di responsabilità nel Comintern. Combatte in Spagna col nome di battaglia Gallo e col grado, dal ’36, di Commissario Politico, ma la sconfitta lo porta in Francia, dove il governo di Vichy lo internerà per consegnarlo alle autorità italiane. Confinato a Ventotene ma liberato col 25 luglio 1943, come grande comandante partigiano Longo conferma quel capitale di prestigio che gli vale non solo un seggio alla Costituente, ma un posto di comando all’interno del PCI, fino ad assumerne la Segreteria all’indomani della morte di Togliatti. Del “Migliore” prosegue e rinnova la linea all’insegna del policentrismo, delle vie autonome al socialismo e dell’integrazione europea come occasione, e non ostacolo per gli obbiettivi dei partiti comunisti europei.

 

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