John Pierpont Morgan
Hartford, 17 aprile 1837 – Roma, 31 marzo 1913
Educato a Boston e Gottinga, John Pierpont segue il padre Junius Spencer nel mondo della finanza, iniziando nella filiale della londinese George Peabody & Co per proseguire nella banca paterna e fondarne nel 1871 una propria, trasformata nel 1895 nella J.P. Morgan & Co. È investendo i suoi capitali nella riorganizzazione delle ferrovie che l’abile Morgan accumula la sterminata fortuna con cui, a cavallo dei secoli, non solo gestisce fusioni di compagnie che danno vita a giganti come General Electrics e US Steel Corporation, ma è anche il principale fautore del salvataggio finanziario del Tesoro americano in occasione delle crisi del 1893 e del 1907. Giunto così a controllare i vertici dell’industria e della finanza nazionali, e quindi bersaglio di un’ostilità occasionale da parte del governo e dell’opinione pubblica più critica, John Pierpont Morgan destina parte della sua ricchezza ad appagare una smisurata fame d’arte e di libri di cui oggi New York conserva memoria al Metropolitan Museum of Art e alla Library a lui intitolata.
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