Jefferson Davis

Fairview, 3 giugno 1808 – New Orleans, 6 dicembre 1889

Diplomato a West Point nel 1828, Jefferson Davis alterna una prodigiosa attività di piantatore con una carriera militare che lo porta durante la Guerra messicano-statunitense (1846-48) a un successo tale da sostenere con fortuna la corsa in politica che fa di Jefferson, Segretario della Guerra nel 1853, un personaggio di primo piano alla vigilia della Guerra civile (1861-65). Come senatore del Mississippi Jefferson Davis sceglie la Confederazione, di cui la Convenzione di Montgomery lo elegge presidente: mancando di industrie, ferrovie, marina, arsenali e armamenti, contro il Nord dell’imperturbabile e volitivo Abraham Lincoln un Davis assai sensibile alla critica mette mano a cotone e coraggio per avviare uno sviluppo di guerra che porta il sud alle sorprendenti vittorie di quel generale Robert Lee che di Davis è il miglior amico e alleato. Frustrato da una situazione militare sempre più disastrosa, incolmabile penuria di risorse e tensioni politiche irresolubili, catturato dopo la resa che Lee ha firmato senza il suo consenso e a lungo imprigionato, Davis passerà gli ultimi anni tentando di rimettersi in salute, senza recedere dalla convinzione di aver agito per difendere i diritti degli Stati sanciti dalla Costituzione americana.

 

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