Jacques Delors
Parigi, 20 luglio 1925
Figlio d’un corriere di quella Banque de France dove comincia a lavorare senza la laurea in Economia che più tardi ottiene alla Sorbona, Jacques Delors fa esperienza soprattutto di titoli e mercato monetario e dopo l’impegno sindacale in area cristiana si attiva fin dal 1959 a livello governativo, prima come consulente per pianificazione e investimenti nel Conseil économique et social e poi come responsabile degli affari sociali del Commissariat général du plan. Delegato nazionale del Partito socialista per le relazioni economiche internazionali nel 1976, Jacques Delors è eletto nel 1979 al Parlamento Europeo: dopo l’incarico da Ministro dell’Economia e delle Finanze che per François Mitterrand spende tentando di riportare crescita e stabilità nell’economia nazionale prima con l’interventismo statale e poi con l’austerità, Jacques Delors sarà chiamato a presiedere l’allora Commissione delle comunità europee. Avviato col Piano Delors (1988) uno storico processo di integrazione economica e monetaria diretto all’adozione di una moneta unica europea, Jacques Delors riuscirà a revitalizzare la stagnante Comunità europea facendone un’Unione col decisivo Trattato di Maastricht (1993), ma sceglierà di non sfruttare il prestigio così guadagnato per correre alle presidenziali francesi del 1995, e quindi di lasciare progressivamente le scene.
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