Ioannis Metaxas
Itaca, 12 aprile 1871 – Atene, 29 gennaio 1941
Formatosi in Germania, l’itacese Metaxas giunge ai vertici dell’esercito greco in quegli anni riorganizzato dal primo ministro Venizelos in vista delle (vittoriose) Guerre Balcaniche del 1912-3. Nel 1916 lo scontro tra l’interventista Venizelos e il neutralista Costantino I si radicalizza in un drammatico e ventennale conflitto intestino che vede il generale Metaxas schierato coi monarchici, ma capace di mantenere posizioni di potere oltre i rovesci del suo Partito dei liberi pensatori. Una crisi parlamentare e l’appoggio di re Giorgio II danno modo a Metaxas di proclamare lo stato d’emergenza e dare così inizio al Regime del 4 agosto 1936, che lo vedrà pacificare il Paese plasmandolo sul modello del fascismo italiano. Ma lo avvicinano a Londra proprio le mire di Mussolini, al cui ultimatum del 28 ottobre 1940 Metaxas avrebbe risposto (secondo la voce popolare) con un secco No! che, insieme alla successiva vittoria contro gli italiani, gli varrà forti simpatie all’interno di una controversa memoria segnata dalla repressione politica degli anni della dittatura.
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