Igor Sikorsky
Kiev, 25 maggio 1889 – Easton, 26 ottobre 1972
È dalla passione materna per l’opera di Leonardo che il piccolo Igor ricava quell’interesse per il volo umano che nel 1906 lo spinge a lasciare l’accademia della Marina per studiare ingegneria, ma all’astrattezza dell’insegnamento Sikorskij preferisce l’esperienza sul campo e comincia a lavorare in un proprio laboratorio. In quel tempo di pionieri il giovane russo matura l’idea di un apparecchio che possa sfruttare un rotore orizzontale per prodursi in un decollo verticale, ma la mancanza di supporto tecnico e teorico e poi la rivoluzione lo inducono a darsi alla produzione di aeroplani negli Stati Uniti, dove riesce a mettere insieme una squadra di immigrati russi che gli consente grandi successi in campo civile e militare soprattutto per l’aviazione anfibia: è del 1937 il celebre S-42 Clipper. Ma sul finire degli anni Trenta, pronto il mercato e disponibili conoscenza teorica ed esperienza di volo, Igor Sikorsky torna al primo amore, l’elicottero: il prototipo che egli stesso collauda nel 1939 è l’inizio di un successo straordinario, soprattutto a scopi militari, che nemmeno Sikorsky aveva immaginato.
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