Frank Serpico

New York, 14 aprile 1936

Figlio di immigrati italiani, a diciott’anni il giovane Serpico si arruola nell’esercito e presta servizio in Corea del Sud; tornato a New York dopo due anni di ferma, dall’investigazione privata passa alla polizia e qui comincia presto a lavorare in borghese contro il crimine organizzato. Nel 1967 inizia ad interessarsi alla dilagante corruzione nella polizia, ma le sue denunce interne rimangono inascoltate finché nel 1970 il New York Times non s’interessa al caso, avvantaggiandosi del suo contributo e spingendo il sindaco di New York, John V. Lindsay, a prendere in mano la situazione. Il caso esplode quando, durante un’operazione antidroga, Frank Serpico viene spinto in un agguato dai suoi stessi colleghi, che omettono di soccorrerlo per quanto gravemente ferito in uno scontro a fuoco. Chiamato a testimoniare davanti alla Commissione Knapp, costituita da Lindsay proprio contro la corruzione della polizia newyorchese, Serpico si mostra al grande pubblico in quell’immagine di «honest cop» perseguitato cui nel 1973 Sidney Lumet lo consacrerà col suo film Serpico.


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