Francesco Redi
Arezzo, 18 febbraio 1626 – Pisa, 1º marzo 1697
Di quella razza d’uomini del Seicento a metà strada tra le scienze e le lettere, e molto innanzi su entrambe le vie, Francesco Redi studia grammatica e retorica a Firenze dove pure si addottora in medicina e filosofia. Dedicati alcuni anni a viaggiare su e giù per la penisola, s’insedia una volta per tutte presso la città dei Medici; e dei Granduchi è primo medico, di Ferdinando II e poi di Cosimo III, che lo sobbarca spesso di sciocchezze cortigiane cui il Redi è insofferente. Ben altro ha da fare: tra i primi sulle venerande orme di Galileo, Redi partecipa alla fondazione dell’Accademia del Cimento dove, provando e riprovando, si applica il metodo sperimentale; ma trova pure il modo di prender posto ai vertici della Crusca. Raccoglitore di una preziosa biblioteca, aggiunge alla nostra importanti studi di biologia e medicina, il cui stile vivace e schietto schiera Francesco Redi nei ranghi di quel movimento di pensiero e azione che, secondo Paul Hazard, gettò le basi per il futuro fiorire dell’Illuminismo.
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