Fino all'ultimo haiku
Le sfide cinematografiche all'ultimo sangue del blog In fuga dalla bocciofila diventano un libro
Negli ultimi anni capita, in centro a Firenze e in particolare nei pressi della libreria Todo Modo, di imbattersi in misteriosi ritrovi clandestini di cinefili. Haiku Nights, così le chiamano gli iniziati che a cadenza variabile si ritrovano per sfidarsi a colpi di haiku cinematografici. Ecco allora, nella saletta della libreria, apparire d’un tratto (e di solito intorno alle 18.30) una folla di loschi figuri che si urlano contro titoli di film finlandesi e citazioni originali di classici giapponesi, senza dimenticarsi la violenza della New Hollywood – a volte li troverete persino con fasce colorate in testa, alla maniera de Il cacciatore (come nella Haiku Night tenuta durante l'ultima edizione del festival Firenze RiVista). Chi c’è dietro tutto questo? In fuga dalla bocciofila, un blog collettivo di cinema, un’isola felice della variegata costellazione di riviste fiorentine in cui si parla di cinema in maniera libera e originale. I bocciofili sono cinefili, assidui frequentatori di sale, bazzicatori seriali di festival ma soprattutto autori appassiona(n)ti; tutto questo viene fuori prepotentemente nelle serate clandestine dove recitano haiku che in tre versi raccontano un film – in rigorosa metrica 5-7-5, ma che al posto del tema naturale sostituiscono quello cinematografico –, invitando il pubblico a indovinare di quale film si tratta. Nascono così, rigorosamente nella libreria Todo Modo, queste sfide... fino all’ultimo haiku, come direbbe Godard. E così si chiama anche il volumetto che è nato da questa esperienza.
Chiamami pazzo
sul fiume e nella giungla
porterò il canto
Come ci dice l’avvertenza che apre il volume, Fino all’ultimo haiku è due libri insieme: il primo un libro di poesie, il secondo un gioco, da fare da soli o a squadre, sfidandosi a chi indovina più film. Una sfida intelligente e veramente poetica, basta notare la bellezza dell’haiku qui sopra, con cui gli autori descrivono un celebre film di Werner Herzog (che sta a voi indovinare), e senza dimenticare l’ironia che contraddistingue il blog – vedi il film di Bertolucci che diventa «Utile il burro / puoi spalmarlo sul pane / puoi spalmarlo sul». Ma cos’è esattamente questo libro? A chi e a cosa “serve”? Lo riassume perfettamente Gaia Rau nella sua postfazione: «Paradiso perduto di chi ha sempre sognato un Trivial Pursuit di soli triangolini rosa, desiderio proibito di ogni ex adolescente con difficoltà relazionali che abbia trascorso più tempo in camera a compulsare il Mereghetti che in spiaggia con gli amici, il gioco degli haiku è la terra di mezzo in cui nozionismo e intuizione si mescolano, decadentismo intellettuale e primordiale spirito di competizione si prendono per mano. Una dimensione parallela in cui si può essere secchioni e anche fighi, ma per non correre rischi ci si può mettere in squadra l’amico che figo lo è davvero, e magari al cinema ha visto solo la saga di Fast and Furious, per rivalutarne di colpo l’utilità». Non vi resta che leggerlo, chiedendolo direttamente a In fuga dalla bocciofila (qui o qui), o comprandolo. Dove? Da Todo Modo, ovviamente.
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