Ezzelino III da Romano

Romano d’Ezzelino, 25 aprile 1194 – Soncino, 27 settembre 1259

Figlio del potente signore del Trevigiano, Ezzelino III da Romano fa delle sue terre il cuore di un dominio personale costruito prima sulle ambizioni della lega lombarda, poi sull’opposta politica dell’Impero allora retto da Federico II. Ma è per dispiegare un lucido progetto di conquista, e non per devozione alla causa ghibellina che Ezzelino diventa il più forte e feroce fautore dell’Impero, riuscendo ad estendere dall’Oglio e dal Po fino a Trento un potere cui consacra una crudeltà esagerata, elevata a leggenda dalla storiografia anti-imperiale che gli scriverà contro. Scomunicato nel 1254 e assalito dai signori rivali a mezzo crociata, sarà infine per l’ostilità dell’antico alleato Oberto Pelavicino che Ezzelino III si trova a fronteggiare quelle forze impari che a Cassano d’Adda, tagliata la via per Milano e per la fuga, lo vincono e lo riducono in una cattività da cui il diabolico Ezzelino, calato da Dante nel girone infernale dei violenti contro il prossimo, non può fuggire se non lasciandosi morire per le ferite.


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