Costantino I il Grande
Naissus, 27 febbraio 274 – Nicomedia, 22 maggio 337
Figlio del Cesare d’Occidente Costanzo Cloro, il giovane Costantino è allevato a Nicomedia presso l’Augusto d’Oriente, il Diocleziano architetto del regime tetrarchico. Quando il sistema per cooptazione è di nuovo superato dal principio dinastico e Costantino succede al padre nel frattempo elevato ad Augusto, esplode una guerra civile che lo vedrà trionfare già nel 312, quando schianta Massenzio al Ponte Milvio. Qui, fama est, una miracolosa apparizione induce Costantino a convertirsi al cristianesimo. Vero è che un cristianesimo protetto dal potere può riaggregare le forze che ancora animano un Impero sempre più debole, e che Costantino vuol dare un nome solo alla protezione divina cui aspira per la missione che sente di avere sulla terra. S’inaugura qui una fortunata associazione del potere umano con quello divino nella sua forma monoteistica che, oltre alle riforme militari e finanziarie, è il lascito più importante di Costantino alla storia d’Europa.
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