Contro lo svuotamento di Firenze
Raccolta firme per la revoca dell’ordinanza che impedisce la vita sociale nel centro storico di Firenze
Come rivista, come associazione culturale attiva da anni sul territorio cittadino, apprendiamo con preoccupazione dell’ordinanza del Comune di Firenze che, a partire dal 25 giugno e per tutti i giovedì, venerdì e sabato a seguire fino alla fine dello stato di emergenza, vieta lo stazionamento in specifiche vie e piazze della città dalle ore 21.00 alle ore 6.00 – posposto dalle ore 1.00 alle ore 6.00 con l’aggiornamento dell’ordinanza in data 8 luglio, il che non rende il provvedimento meno grave – se non per la consumazione ai tavoli dei locali o per «l’attesa in coda per poter accedere agli esercizi pubblici e agli esercizi commerciali». L’ordinanza riguarda le principali piazze del centro storico: piazza Sant’Ambrogio, piazza Santo Spirito, piazza Strozzi, piazza Santa Croce, piazza Santissima Annunziata, piazza San Lorenzo. In sostanza, si permetterebbe ai cittadini di vivere i propri spazi unicamente per la consumazione e per l’attraversamento degli stessi, pena una sanzione amministrativa dai 400 ai 1000 euro. Inutile dire che la presente ordinanza, che si aggiunge ai provvedimenti di sbarramento che hanno deturpato funzionalmente ed esteticamente il sagrato di Santo Spirito con una cordonatura e prevede un capitolo specifico dedicato alla piazza, rappresenta un ultimo gravissimo tassello verso la progressiva desertificazione sociale del centro fiorentino, ed è emblematico che colpisca un luogo come la piazza, «area libera» per definizione.
Nelle preoccupanti parole dell’Assessora alla sicurezza urbana Benedetta Albanese: «Con questa ordinanza vogliamo garantire a tutti la possibilità di vivere gli spazi pubblici in maniera sicura trovando un equilibrio fra le diverse esigenze a partire dalla prevenzione sanitaria ancora in corso che comporta la necessità di evitare situazioni di contagio. È un grande impegno della Polizia municipale e delle forze dell’ordine. Se tutti rispettiamo le regole possiamo conciliare la tutela del diritto alla quiete, la necessaria sicurezza urbana e il diritto di vivere le piazze». L’appello a mantenere alta l’attenzione sulle possibili derive securitarie dell’emergenza sanitaria è un aspetto che è stato più volte sottolineato dallo scoppio della pandemia, ma difficilmente ci si sarebbe potuto aspettare un provvedimento del genere in un momento come questo. Nelle settimane in cui, a livello nazionale, ci si muove verso una graduale riapertura con l’abolizione del coprifuoco e dell’obbligo di indossare mascherine all’aperto in Zona Bianca, il Comune di Firenze, seguendo una fallimentare idea di «tutela e decoro del patrimonio culturale», utilizza l’alibi della prevenzione sanitaria per evitare una gestione intelligente del rapporto tra cittadini e vita notturna, rimettendo nelle mani della Polizia la gestione – o più precisamente la repressione – della vita pubblica nelle piazze cittadine.
È fondamentale, in questa stagione di timide riaperture, riaffermare l’importanza della vita pubblica e sociale e il diritto inviolabile di chi abita Firenze di tornare a vivere i propri spazi. Per questa ragione, per una visione profondamente diversa di cosa significano socialità e cultura nel contesto cittadino, promuoviamo la presente raccolta firme di singoli operatori culturali e di realtà culturali e associative locali e nazionali per chiedere al Comune di Firenze la revoca immediata di un’ordinanza che vieta – in sostanza – ai cittadini di vivere la propria città.
Di seguito i dettagli dell’ordinanza pubblicati sul sito del Comune di Firenze, aggiornata in data 8 luglio, e i firmatari per la revoca:
L'ordinanza del 25 giugno che prevede il divieto di stazionamento e di consumo di bevande alcoliche in sei aree del centro storico considerate più a rischio assembramenti, è stata modificata in alcune sue parti.
Dall' 8 luglio ogni giovedì, venerdì e sabato, il divieto di stazionamento per le persone comincerà alle 1 (non più alle 21) e resterà fino alle ore 6. Resta in vigore in queste aree, dalle 21 alle 6 del mattino, il divieto di consumo di bevande alcoliche, salvo quello effettuato al banco di somministrazione e al tavolo negli spazi in uso ai pubblici esercizi di somministrazione. Inoltre resta il divieto di detenzione di contenitori di vetro per qualsiasi tipo di bevanda in area Unesco.
Questo il perimetro interessato dall'ordinanza:
• piazza Beccaria (esclusa), Borgo La Croce, piazza Sant’Ambrogio, Via Pietrapiana, via Giuseppe Verdi, via dell’Agnolo, viale della Giovine Italia (escluso);
• piazza S. Spirito, via dei Michelozzi (tratto da Piazza S. Spirito a Borgo Tegolaio), via del Presto di San Martino (tratto tra Borgo Tegolaio e via de’ Coverelli), compresi il sagrato e la scalinata della Basilica di Santo Spirito;
• piazza Strozzi, via degli Anselmi, via dei Sassetti, piazza dei Davanzati, via Pellicceria, piazza di Parte Guelfa, piazza della Repubblica, via dei Brunelleschi, via di Porta Rossa (tratto compreso fra via Calimala e via Monalda), via Calimala (tratto tra via di Porta Rossa e piazza della Repubblica), via dei Lamberti (tratto tra via Pellicceria e via Calimala), via dei Cavalieri, via San Miniato fra le Torri;
• piazza Santa Croce;
• piazza S.S. Annunziata;
• piazza San Lorenzo.
Sono fatte salve:
• l’attesa in coda per poter accedere agli esercizi pubblici e agli esercizi commerciali legittimamente aperti nel rispetto delle distanze minime interpersonali e la presenza al tavolo negli spazi in uso ai pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande;
• la possibilità di attraversamento soltanto per accedere agli esercizi pubblici ed agli esercizi commerciali legittimamente aperti, nonché alle abitazioni private ed agli uffici pubblici e privati compresi nell’area, e per il deflusso dall’area;
• il divieto di consumo di bevande alcoliche, salvo quello effettuato al banco di somministrazione e al tavolo negli spazi in uso ai pubblici esercizi di somministrazione alimenti e bevande.
Resta invariata la misura decisa per il sagrato della Basilica di Santo Spirito, dove, senza limiti di giorni ed orari è vietato lo stazionamento e il consumo di cibi e bevande di qualsiasi genere; il transito è consentito unicamente per l’accesso alla Basilica, fatte salve le iniziative promosse od autorizzate dal Comune di Firenze o dalle autorità religiose. Senza limiti di giorni ed orari sull’intera scalinata sottostante al sagrato della Basilica resta vietato il consumo di cibi e bevande di qualsiasi genere e sulla predetta scalinata è vietato lo stazionamento nei giorni di giovedì, venerdì e sabato dalle ore 1 alle ore 6.
Queste disposizioni si aggiungono a quelle nazionali. La violazione di questi divieti è punita con la sanzione amministrativa pecuniaria da 400 a 1.000 euro.
I firmatari
Jacopo Aiazzi, giornalista
Alma Calende, associazione di promozione sociale e ecologica
Francesco Ammannati, storico e redattore
Martino Baldi, curatore
Carlo Benedetti, curatore
Beatrice Bosso, redattrice multimediale
Andrea Caciagli, giornalista e redattore
Andrea Cassini, scrittore e redattore
Marco Castelli, artista visivo
Giovanni Ceccanti, scrittore
Salvatore Cherchi, scrittore e redattore
Matteo Chiapponi, redattore
Antonio Ciuffreda, architetto
Francesca Corpaci, scrittrice
Marco Corvaia, scrittore e redattore
Silvia Costantino, editrice
Francesco Paolo D'Elia, musicista
Francesco D'Isa, scrittore e redattore
Federico Di Vita, giornalista e scrittore
L'Eco del Nulla, rivista
Edizioni BlackCoffee, casa editrice
effequ, casa editrice
Adriano Ercolani, scrittore e divulgatore
Beatrice Falcucci, redattrice
Anita Fallani, redattrice
Enrica Fei, redattrice
Laura Fenelli, storica dell’arte
Firenze RiVista, festival
Raffaella Galamini, giornalista
Viola Giacalone, redattrice
Ilaria Giannini, giornalista e scrittrice
Luca Giommoni, scrittore e redattore
Niccolò Giordano, operatore culturale
Giuseppe Girimonti Greco, traduttore e editor
Chiara Giunti, bibliotecaria
Emanuele Giusti, redattore
In fuga dalla bocciofila, rivista
Bianca Ingino, social media manager
Virginia Landi, redattrice
Gregorio Magini, scrittore
Ettore Malacarne, autore
Angela Marino, redattrice
Lorenzo Masetti, redattore
Ferruccio Mazzanti, scrittore e redattore
Sara Mazzini, scrittrice e editor
Gabriele Merlini, scrittore e redattore
Francesco Migliorini, redattore
Marco Montanaro, scrittore e redattore
minima&moralia, rivista
Lucia Minunno, insegnante
Il mondo o niente, rivista
Chiara Montera, professoressa di lingua italiana
Francesca Morbidelli, operatrice culturale
Alessandro Naldi, grafico
Giulio Nassi, redattore
Christopher Nygren, professore di storia dell'arte italiana
Daniele Pasquini, giornalista e scrittore
Stefano Patrizio, musicista e sound designer
Maria Pecchioli, artista e regista
La Pinta Medicea, associazione
Niccolò Protti, redattore
Francesco Quatraro, editore
Alessandro Raveggi, giornalista e scrittore
Sara Reggiani, editrice e traduttrice
Edoardo Rialti, critico e traduttore
Vanni Santoni, giornalista e scrittore
Matilde Sereni, giornalista
Niccolò Sbolci, redattore
StreetBook Magazine, rivista
Leonardo Taiuti, editore e traduttore
Three Faces, associazione di promozione sociale
Simone Vassallo, musicista e grafico
Vanni Veronesi, redattore e insegnante
Martina Vincenzoni, redattrice e insegnante
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In copertina: il sagrato di Santo Spirito durante il lockdown fotografato da Marco Castelli all’interno del progetto fotografico “Italian Lockdown”
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