Charles A. Lindbergh
Detroit, Michigan, 4 febbraio 1902 - Maui, Hawaii, 26 agosto 1974
Figlio d’un congressman del Minnesota, Charles Augustus Lindbergh lascia l’università per coltivare la crescente passione del volo finché, forte degli studi compiuti a Lincoln, Nebraska, e presso una scuola dell’esercito in Texas, come della lunga esperienza a bordo d’un Curtiss «Jenny», s’impiega nel servizio di posta aerea tra Chicago e St. Louis, Missouri: qui troverà i finanziamenti necessari a competere per il premio di 25.000 dollari offerti a chi, senza far scalo, voli sull’Atlantico da New York a Parigi. Grazie allo speciale monoplano single-engine commissionato a San Diego e soprannominato Spirit of St. Louis, Lindbergh vi riuscirà (20-21 maggio 1927): l’investe allora un’esagerata celebrità in patria e all’estero che sarà per lui e la moglie delizia – per il prestigio e le consulenze per governo e imprese che Lindbergh otterrà vita natural durante – e condanna, specie quando la tragedia del rapimento e omicidio del figlioletto primogenito (1932) attira loro un’attenzione mediatica tanto soffocante da sospingerli in Europa. Qui l’evidente interessamento della Germania nazista, unito ai suoi discorsi del 1940-1 a favore della neutralità statunitense, gli varrà una fama collaterale di filonazista cui Lindbergh, dopo iniziali dissapori, opporrà per tutta la guerra il proprio servizio del Paese come tecnico e consultant dell’aeronautica.
Commenta