L'eclisse

L'eclisse

La trilogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni

Esiste un fenomeno misterioso e quanto mai affascinante che fugace dona allo sguardo curioso dell’uomo un godimento affine alla magia generata dalla poesia. Un corpo, lassù nel cielo, temporaneamente s’interpone a un altro generando un oscuramento dello stesso, una “sparizione” che sa come d’incanto. Il curioso accadimento nel gioco beffardo di Luna, Sole o Terra,...

La notte

La notte

La trilogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni

I palazzi e il frastuono, la città assordante riflessa sul vetro, realtà impalpabile che risucchia come giù dentro a un baratro, in seno al vuoto estremo dei sentimenti che insolente si mischia al cemento delle grandi costruzioni milanesi. La riflessione intellettuale non sembra essere sufficiente a trovarne salvezza e riparo, non riesce a eludere il meccanismo d’ingabbiamento...

L’avventura

L’avventura

La trilogia dell’incomunicabilità di Michelangelo Antonioni

Vive uno sguardo che, minaccioso e delegittimante, ci rende oggetti; oggetti tra gli altri, prigionieri di una soggettività che intrinsecamente e per natura ci appartiene, ma che non può prescindere dalla soggettività altrui: brutale e inesorabilmente presente, per la quale, giustappunto, noi siamo meramente un ‘oggetto-visto’. Senza troppo uscir fuori dalle suggestioni...

Il cinema di Carlo Mazzacurati

Il cinema di Carlo Mazzacurati

Il provinciale microcosmo dell’Italia contemporanea

«Per conoscere un uomo bisogna studiare non il suo silenzio né il suo modo di parlare o di piangere o di infiammarsi alle idee più nobili, ma il suo riso. Se, per lungo tempo voi non avete potuto decifrare un carattere, e ad un tratto ci riuscite ciò è perché quell'uomo ride molto francamente. Allora tutta la sua anima vi si presenta come su una mano. Quell’uomo...

Il Polanski entomologo di Cul-de-sac

Il Polanski entomologo di Cul-de-sac

Roman Polanski e il suo cinema da camera

Una strada deserta, tralicci a perdita d’occhio, un’auto nera in lontananza. Due malviventi: uno spinge la macchina a fatica, il braccio destro fasciato e la fronte madida di sudore, l’altro è seduto al volante con un buco nello stomaco e un mitra a puntellargli la schiena. L’inizio di Cul-de-sac è folgorante, un campo lungo e un punto nero che si avvicina, un’apertura...

Pranzo di ferragosto

Pranzo di ferragosto

La Roma rarefatta di Gianni Di Gregorio

Pur nella polvere di vecchie pellicole è possibile notare come il dispositivo cinematografico abbia quasi sempre operato sulla realtà ponendosi come un filtro magico, capace di condurre dentro a una dimensione ‘altra’ rispetto a quella originale. Con variegate sfumature, esso crea così di volta in volta una distanza con il reale, per lo più equivalente a quella...