Su Ricrescite di Sergio Nelli e la lettura incrociata con L'uomo nell'Olocene di Max Frisch
Ci sono opere delle quali è difficile parlare, poiché molte sono le sfumature e i significati che si portano dietro. Il rischio è quello di perdersi dei pezzi per strada, oppure di banalizzarne gli aspetti più complessi, magari nascosti in una singola frase, in un sintagma, in un verso. Ricrescite di Sergio Nelli (Tunuè) appartiene a questa schiera di testi....
Su La Fila di Basma Abdel Aziz, fantasia distopica nel cuore del Nordafrica
C’è una Porta, e c’è una fila immensa di persone, c’è un brusio costante e incongruo sugli orari di apertura: è facile immaginare che questa Porta non si aprirà mai, e Basma Abdel Aziz non fa niente per mantenere alte le aspettative dei lettori. Come per i migliori discepoli di Kafka, non vedremo mai la Porta aprirsi e mai vedremo risolti i molti...
Su Chilografia di Domitilla Pirro, parabola di una vita attraverso la disperazione dei chili
Finalmente c’è un ottimo romanzo che dà voce a chi si ritrova tra le schiere delle grasse. Personalmente, ne avevo bisogno. Col diario vorace di Palla – che non cammina, ma rotola – la pinguedine come materia narrativa viene raccontata in modo talmente audace da riuscire a catturare anche l’interesse dei più scettici; lo conferma il fatto che il romanzo...
Su Bontà di Walter Siti, l'ultimo libro dello scrittore tra miserie e ironie del mondo editoriale
Si chiama Walter Siti, come tutti. Fa dell’inettitudine una virtù, dell’indulgenza un’aberrazione. Dopo esser salito sulla giostra di Bruciare Tutto (Rizzoli, 2017), un sali e scendi da montagne russe disprezzato da molti e capito da pochi, passa poi per Pagare o non Pagare (Nottetempo, 2018), ritornando infine nella sua area di conforto con Bontà, uscito molto in sordina...
Chi era "La ragazza con la Leica" di Helena Janeczek, vincintrice dell'ultimo Premio Strega
«Stava tornando a casa con il tram, quando a una fermata aveva notato una donna davanti alla vetrina di una modista. Indossava calze di pizzo e scarpe di una gradazione poco più scura, l’abito color avorio finiva in pieghe morbide sopra il ginocchio, i capelli castani lasciavano scoperta, tra la linea delle orecchie e le spalle, una distesa di epidermide appena ambrata. Willy aveva...
Su The weird and the eerie, Realismo capitalista e la traccia politica dell'autore britannico, morto suicida nel 2017
Prima o dopo aver letto un libro dovremmo sempre chiederci: perché è stato pubblicato? Vale la pena di cercare una risposta a maggior ragione se si tratta di letteratura d’importazione. È il caso di The weird and the eerie. Lo strano e l’inquietante nel mondo contemporaneo, ottima traduzione italiana a cura di Vincenzo Perna per minimum fax, dell’ultimo libro...