Su Io sono libero di Francesco Barbi, tra pasticche e discoteche sul litorale toscano degli anni '90
Lo sballo, la droga, la gioventù e gli anni Novanta hanno spesso trovato terreno fertile nella narrativa. Sono però molte le possibili declinazioni di questo immaginario: limitandoci all’Italia, ricordiamo il lavoro di Vanni Santoni, vicino a Francesco Barbi per generazione e toscanità, che col suo Gli interessi in comune (2008) ha raccontato il connubio tra droghe e provincia,...
Il lettore è disposto a perdersi? In territorio selvaggio di Laura Pugno e il valore disorientante della letteratura
Se la lettura è un luogo di conforto, un giardino, allora il lettore è un corpo stanco che chiuso dentro casa aspetta siano le parole che sarebbero potute essere sue, quelle che avrebbe voluto conoscere, a venire a bussare. Leggere, però, assomiglia più a un’avventura nel bosco che ad un tè in salotto. Forse allora le parole vengono a bussarci ma non entrano,...
Su Ricrescite di Sergio Nelli e la lettura incrociata con L'uomo nell'Olocene di Max Frisch
Ci sono opere delle quali è difficile parlare, poiché molte sono le sfumature e i significati che si portano dietro. Il rischio è quello di perdersi dei pezzi per strada, oppure di banalizzarne gli aspetti più complessi, magari nascosti in una singola frase, in un sintagma, in un verso. Ricrescite di Sergio Nelli (Tunuè) appartiene a questa schiera di testi....
Su La Fila di Basma Abdel Aziz, fantasia distopica nel cuore del Nordafrica
C’è una Porta, e c’è una fila immensa di persone, c’è un brusio costante e incongruo sugli orari di apertura: è facile immaginare che questa Porta non si aprirà mai, e Basma Abdel Aziz non fa niente per mantenere alte le aspettative dei lettori. Come per i migliori discepoli di Kafka, non vedremo mai la Porta aprirsi e mai vedremo risolti i molti...
Su Chilografia di Domitilla Pirro, parabola di una vita attraverso la disperazione dei chili
Finalmente c’è un ottimo romanzo che dà voce a chi si ritrova tra le schiere delle grasse. Personalmente, ne avevo bisogno. Col diario vorace di Palla – che non cammina, ma rotola – la pinguedine come materia narrativa viene raccontata in modo talmente audace da riuscire a catturare anche l’interesse dei più scettici; lo conferma il fatto che il romanzo...
Su Bontà di Walter Siti, l'ultimo libro dello scrittore tra miserie e ironie del mondo editoriale
Si chiama Walter Siti, come tutti. Fa dell’inettitudine una virtù, dell’indulgenza un’aberrazione. Dopo esser salito sulla giostra di Bruciare Tutto (Rizzoli, 2017), un sali e scendi da montagne russe disprezzato da molti e capito da pochi, passa poi per Pagare o non Pagare (Nottetempo, 2018), ritornando infine nella sua area di conforto con Bontà, uscito molto in sordina...