Carlo VIII
Amboise, 30 giugno 1470 – Ivi, 7 aprile 1498
È un ragazzino malaticcio il figlio e successore del re di Francia Luigi XI, ma soprattutto Carlo VIII è poco intelligente e imbevuto a tal punto del mito della cavalleria da farne la sua linea politica. Dopo aver rinunciato ad Artois e Franca Contea rompendo il fidanzamento con Margherita d’Austria per sposare Anna di Bretagna e far sua la penisola bretone, Carlo VIII chiude ogni contenzioso confinario per aver le mani libere di spendere e spandere in vista dell’impresa cui lo sobillano i consiglieri Guillame Briçonnet ed Étienne de Vers: far leva sulla discendenza dalla casa d’Angiò per rivendicare il regno di Napoli allora retto dal ramo napoletano dei Trastámara aragonesi. Sostenuto dal Duca di Milano Ludovico il Moro, Carlo VIII piomba in Italia nel fatidico agosto 1494 e prende Napoli «col gesso»; ma quella che gl’insorge contro e lo batte a Fornovo ricacciandolo oltralpe nel 1495 è solo la prima della lunghissima serie di Leghe italiane che invero vedranno per i successivi quarant’anni le potenze europee divorarsi un’Italia su cui Carlo VIII non metterà più piede, morto com’è nel 1498 dopo aver sbattuto forte la testa contro un architrave nel castello di Amboise.
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