Prospettive economiche e ecologiche per la nostra vita sulla Terra nel saggio di Marjorie Kelly
«Io ne ho viste cose che che voi umani non potreste immaginarvi», è la frase che chiude uno dei dialoghi più celebri della storia del cinema. Impossibile da non ricordare anche per i non avvezzi, Blade Runner è l’ouverture del futuro che la distopia è andata ad affermare massicciamente nei prodotti culturali di largo consumo. Le narrazioni che oggi ci...
Rodolphe Christin e l'edonismo del viaggio ai tempi del tardocapitalismo
Turismo sostenibile: antitesi dove il secondo termine pare ripulire il primo delle sue vergogne. Di questo genere di ossimori ne conosciamo molti e sappiamo che sono ottimi espedienti per giustificare grossi giri di soldi, uno tra i migliori quello del turismo, settore economico in continua crescita che si stima possa arrivare a muovere, nel 2030, 1,8 miliardi di viaggiatori in tutto il mondo (+80%...
Chtulhucene. Sopravvivere su un pianeta infetto di Donna Haraway, una proposta di fuga dalla prospettiva antropocentrica
È ancora possibile raccontarci una storia diversa dall’Antropocene o dal Capitalocene? È possibile entrare in scena non come primi protagonisti, ma reinventarci uomini «responso-abili», come scrive la Haraway nel suo ultimo libro Chthulucene. Sopravvivere su un pianeta infetto tradotto da Nero edizioni (2019), capaci di «con-patire» e «con-dividere»...
Su Cintura nera di Eduardo Rabasa, storia grottesca di un impiegato ossessionato dal far carriera
“Ambizione” è una parola entrata nel linguaggio comune travestita da personcina responsabile, ma sotto a trucco e parrucco si nasconde di per certo il Jabberwocky di Lewis Carroll: un essere maligno, un nonsense che vive “al di là dello specchio” e che, a detta di Alice, «mi riempia la testa d’idee... Soltanto non so di che idee si tratti». Ma...
Su Una donna di Annie Ernaux e il dolore della perdita di una madre
Quando si conosce troppo a fondo, come solo con i genitori può capitare, il dolore della compassione è legato al risentimento di aver lasciato dietro di sé le tracce di qualcosa di irrisolto. Il non risolto è inevitabile. Lo sfuggiamo per tutta la vita fingendo che, prima o poi, ci assumeremo la responsabilità di far chiarezza sulle cose sospese, ma non lo facciamo...
Il lettore è disposto a perdersi? In territorio selvaggio di Laura Pugno e il valore disorientante della letteratura
Se la lettura è un luogo di conforto, un giardino, allora il lettore è un corpo stanco che chiuso dentro casa aspetta siano le parole che sarebbero potute essere sue, quelle che avrebbe voluto conoscere, a venire a bussare. Leggere, però, assomiglia più a un’avventura nel bosco che ad un tè in salotto. Forse allora le parole vengono a bussarci ma non entrano,...
Su La corsara di Sandra Petrignani, ritratto di Natalia Ginzburg tra letteratura e impegno civile
La corsara (Neri Pozza) non è una semplice ricostruzione letteraria su Natalia Ginzburg. Quella di Sandra Petrignani è una biografia basata su una minuziosa ricerca studiata nei più piccoli particolari. Non ci sono presupposizioni di carattere personale né interpretazioni narrative arbitrarie. Le parole di Ginzburg e le testimonianze dei protagonisti che l’hanno...
Sorellanza, famiglia e abbandono ne L'Arminuta, il romanzo vincitore del Premio Campiello
«A tredici anni non conoscevo più l’altra mia madre» si apre così L’Arminuta, il romanzo di Donatella Di Pietrantonio vincitore della 55esima edizione del Premio Campiello, con una bambina che sale le scale di una vecchia casa, appesantita da una borsa scomoda e con in mano una sacca che odora di scarpe. L’Arminuta – in dialetto abruzzese “la...