Arturo Toscanini
Parma, 25 Marzo 1867 – New York, 16 Gennaio 1957
Toscanini ha solo diciannove anni quando quasi per caso si trova a dirigere il suo primo concerto. Presto direttore alla Scala, impone riforme a tutto campo che rivoluzionano messinscena ed esecuzione dell’opera, di cui il maestro è presto considerato interprete periodizzante. Animato da un temperamento tempestoso rimasto celebre, le idee socialiste che lo vedono preferire i più aperti Stati Uniti all’Italia del primo Novecento non contrastano con il patriottismo che lo porta a dirigere sul fronte nel 15-18, ma lo troveranno presto in dura polemica col regime fascista. Un dissidio che si fa feroce opposizione, quando umiliato e oppresso Toscanini sceglie di passare negli Stati Uniti, dove con la NBC Symphony Orchestra coniuga la sua arte alla potenza delle moderne tecnologie comunicative per aiutare la causa alleata e democratica prima e dopo la guerra. È per dirigere il concerto di riapertura della Scala che nel 1946 torna in Italia, dove rifiuta la carica di senatore a vita in ossequio al suo spirito di inossidabile semplicità.
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