American Hustle di David O. Russell
con Christian Bale, Amy Adams, Bradley Cooper, Jennifer Lawrence, Jeremy Renner
Somma attoriale dei due precedenti film di David O. Russell – Christian Bale e Amy Adams da The Fighter e Bradley Cooper e Jennifer Lawrence da Il lato positivo - Silver Linings Playbook – American Hustle è immerso fino al midollo nel decennio in cui ambienta la vicenda.
Anni Settanta. Irvin Rosenfeld (C. Bale), abile truffatore al cui fianco opera Sydney (A. Adams), sua amante e socia, opera all’insaputa di suo figlio e della moglie schizzata e un po’ piromane Rosalyn (J. Lawrence). Scoperti nella loro falsa attività finanziaria, vengono costretti dall’agente federale Richie DiMaso (B. Cooper) a collaborare con il Federal Bureau per sgominare altri truffatori, in un’operazione che diventa di giorno in giorno più grande e pericolosa.
Storia romanzata degli eventi di Abscam, operazione truffa di fine anni ‘70 targata FBI, American Hustle è il racconto in stile dilatatamente scorsesiano di una potenziale epopea criminale che si trasforma in un complicato gioco di ruolo. Se nel metterlo in scena il regista newyorkese si affida alle patinate scenografie di Judy Becker (Io non sono qui, The Fighter, Shame) e ai vistosi costumi di Michael Wilkinson (Babel, Watchmen), nel sostenerlo usa una colonna sonora di classici anni Settanta – da Goodbye Yellow Brick Road di Elton John a White Rabbit, da A Horse with No Name degli America a Live and Let Die – con il raffinato inserto di un Duke Ellington polo d’attrazione dei due protagonisti.
Per una scrittura a maglie larghe ci vuole la macchina da presa imprecisa e aggressiva di Russell ad annodare i fili più distanti, con il suo continuo incollarsi a personaggi in perenne bilico tra il drammatico e il grottesco, e dove anche questa perde qualche colpo ci pensa il montaggio discontinuo e inventivo di Jay Cassidy a fare il resto. Tra un Bradley Cooper e un Jeremy Renner di grande professionalità e un Robert De Niro a sorpresa, spiccano l’Irving Rosenfeld di uno strepitoso Christian Bale e la Rosalyn di Jennifer Lawrence, moglie sopra le righe in perfetta sintonia col sentire di un regista che, se dimostra di non riuscire sempre, col suo stile caotico e frammentato, a compensare i vuoti di una sceneggiatura un po' piatta, dimostra invece di riuscire a tirare fuori il meglio da ognuno dei suoi interpreti confermandosi grandissimo, folgorante direttore d’attori.
«La gente crede a quello che vuole credere. Il tizio che l’ha dipinto, agli occhi di tutti,
era bravo quanto il vero pittore. Allora, chi è l’artista? Il pittore oppure il falsario?»
USA 2013 - Dramm. 138' **½
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