30 marzo. Yaca, Perù

Attraversando il Sud America, il viaggio di Arianna e Veronica nelle terre dei Neruda e dei Bolívar

30 marzo. Yaca, Abancay, Perù – Parlando con alcuni ragazzi di Cuzco veniamo a conoscenza del WWWOOFing, un'organizzazione mondiale che permette di entrare in contatto con alcune famiglie autoctone che in cambio di aiuto a casa e nei propri terreni offrono vitto e alloggio. Ci sembra molto interessante e dopo due giorni siamo già in viaggio per Yaca ad incontrare quella che sarà la nostra nuova casa per i prossimi otto giorni. Stiamo per festeggiare i due mesi di viaggio ed è la prima volta che decidiamo di fermarci così tanto tempo in un posto. La famiglia che ci ha scelte vive e lavora in una finca, una piccola proprietà terriera, e noi che amiamo la campagna, ma non abbiamo mai lavorato la terra, non sappiamo bene cosa ci aspetta. 
I signori Peralta e i loro otto figli ci accolgono sorridenti nonostante la confusione e il molto lavoro del venerdì prima di Pasqua. Ci accompagnano nella nostra camera che in realtà è una piccola casetta per i volontari, ancora senza letti né vetri alle finestre, né luce, né bagno. Posiamo i nostri zaini e dopo nemmeno mezz'ora siamo già tutti a tavola, mangiamo e iniziamo a conoscerci. Qui si produce tutto quello che serve per l'autosostentamento. La cucina è l'unico spazio grande e rappresenta da sola quasi tutta la casa, qui infatti si vive gran parte della giornata. Il forno è rigorosamente a legna e, visto che l'acqua non è potabile, sul fuoco c'è sempre un grande bollitore pronto per un refresco o un mate. Il bagno è all'esterno, niente doccia e acqua calda (ma in un minuto si può accedere al fiume!). All'inizio siamo preoccupate, ma lo spirito di adattamento e il clima perfetto rendono le cose più semplici.

Dopo solo due giorni siamo già parte della famiglia, abbiamo preso il ritmo e capito i nostri compiti. Qui le giornate scorrono con un andamento completamente diverso da quello al quale siamo abituati noi "gringos" di città. Qui ognuno ha il suo ruolo e come una grande macchina umana c'è chi lavora la terra, chi raccoglie i frutti, chi prepara il pranzo per la famiglia e per gli ospiti. Noi impariamo così a stare soprattutto in cucina, lavorando in squadra e appendendo giorno dopo giorno le tecniche e i sapori della vera comida peruana della Sierra. Ci spiegano tutte le proprietà di ogni pianta che raccogliamo appositamente per la preparazione di cibo e infusi, inclusi medicamenti naturali che proviamo sulla nostra pelle, con la conferma della loro efficacia!
La famiglia Peralta è generosa e disponibile e nonostante la poca plata, il poco denaro, ha voglia di condividere tutto quello che ha, con affetto e gioia. Assaggiamo tuberi e frutta mai mangiati e la padrona di casa ci svela senza remore ogni segreto: noi ascoltiamo incantate rubando con gli occhi. Tutto è buono, sano e creativo, ma la cosa che più ci sorprende è il rapporto che hanno con gli animali. Ci sono Thomas e le due sorelle pecore, Alicia la vitella, Gato l'ocelot, e molti altri tutti trattati come animali da compagnia; anche se ciò non toglie il fatto che visto che molti animali, per l'autosostentamento, vengano anche allevati.

Impariamo anche questo stando qui: il rispetto per la terra e per gli animali che mangiamo. Si potrebbero aprire molti dibattiti, ma in questo contesto non ci sentiamo di dire nulla. Anzi, non possiamo fare altro che ringraziare. Per l'amore, per l'altruismo, per il rispetto, per il silenzio, per la pace che si respira e per il ritmo naturale della vita che a volte dimentichiamo. E noi ci sentiamo fortunate. Come si dice: la ricchezza non ha niente a che vedere con i soldi.

testo Veronica Pinna | fotografia Arianna Del Grosso

 

 

Dal 3 febbraio, Roma – Caracas, al 29 aprile, Buenos Aires – Roma, Arianna e Veronica viaggeranno Attraversando il Sud America per il loro documentario girato "zaino in spalla, con mezzi locali, senza nessuna troupe", come scrivono nella presentazione del loro progetto. Venezuela, Colombia, Ecuador, Perù, Bolivia, Argentina. Di città in città, di paese in paese ci racconteranno il loro viaggio con una fotografia alla settimana: uno scatto, un luogo, un volto per raccontare le terre dei Neruda e dei Bolívar

Ciò che ci interessa è rilevare forme espressive quali la poesia, la danza, la scultura, il teatro, il cinema e l'influenza dei luoghi, che hanno dato vita all’importante fermento creativo consentendo a queste terre di preservare la loro forte energia vitale.  Quanto il contatto con la natura e il rispetto della terra Madre nutre la sensibilità di una popolazione così creativa? Sarà l’acqua, il cibo, la terra, la natura, il loro passato, quello che si tramandano di padre in figlio, l’impronta di civiltà millenarie? Noi stiamo con l’intenzione di ricercare e registrare tutti quegli elementi che si imporranno al nostro sguardo come tracce e forme di sensibilità che sostengono quella terra. Ve lo vogliamo raccontare zaino in spalla e telecamera al collo semplicemente e per nulla semplicemente così paese dopo paese, attraversando il Sud America.

Aiutate Arianna e Veronica nel loro progetto! Versate il vostro contributo all'IBAN IT03B0760105138231230831235, intestato a Veronica Pinna, con la causale "Attraversando il Sud America"!


Parte della serie Attraversando il Sud America

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